La Dengue è una malattia di origine virale causata dal Dengue virus (DENV) e trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare infette. Non si ha un contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri individui. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi di trasmissione da Aedes albopictus. La Dengue è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico.

Negli ultimi decenni, la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali. Nei paesi dell’emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un’ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all’aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone. Secondo la WHO l’incidenza della Dengue è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni. Si stima che si verifichino annualmente fino a 50-100 milioni di infezioni in oltre 100 paesi endemici, mettendo a rischio quasi la metà della popolazione mondiale.


Sorveglianza epidemiologica (aggiornamento 10/07/2024)

Sulla base degli aggiornamenti epidemiologici forniti dall’European Centre Disease and Control – ECDC, attraverso il Multi-country (World) Monitoring global outbreaks si rappresenta quanto segue.

Nel gennaio 2024 sono stati segnalati a livello globale oltre mezzo milione di casi di infezione da DENV e oltre 100 decessi correlati. Come riportato nel bollettino epidemiologico PAHO/WHO, la maggior parte dei casi è stata segnalata nella regione delle Americhe, con un numero cumulativo di 673.267 casi sospetti segnalati nelle prime cinque settimane del 2024, e un incremento del 156% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 225% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. In particolare, l’incremento dei casi è stato segnalato in Brasile, dove si rileva la circolazione di tutti i quattro sierotipi di DENV.

Nel Dipartimento della Guyana francese è stato rilevato un aumento della circolazione di DENV, con oltre 2.000 casi nelle prime quattro settimane del 2024. La circolazione di DENV è ancora segnalata nei Dipartimenti di Guadalupa e della Martinica, e Collettività di Saint-Martin e di Saint Barthèlemy (Francia), con i ricoveri che registrano un trend in diminuzione dopo gli aumenti dei mesi precedenti.

Nel gennaio 2024 la circolazione di DENV è stata segnalata anche nelle regioni del Sud-Est asiatico e del Pacifico occidentale dell’OMS. Il numero di casi segnalati dal Bangladesh e dallo Sri Lanka rientra nei livelli attesi, mentre a gennaio 2024 la Thailandia ha segnalato un aumento del 7,3% nel numero di casi rispetto a dicembre 2023 (11.180 casi di DENV e cinque decessi).

In Africa, DENV è stato segnalato nel 2024 in quattro Stati membri dell’Unione africana (Etiopia, Mali, Mauritius, São Tomé e Príncipe).

Con riferimento alla situazione epidemiologica Europea, l’European Centre Disease and Control – ECDC segnala la presenza di casi autoctoni di infezione da DENV nei seguenti territori:

  • Dipartimento francese dell’Hérault (Regione Occitania)

Restano in vigore le misure relative ai Dipartimenti oltremare di Guadalupa, della Guyana francese, della Martinica, e delle Collettività di Saint-Martin e di Saint Barthèlemy (Francia).

Per quanto sopra premesso, fermo restando quanto previsto dal DM 2 novembre 2015 relativamente ai criteri di esclusione per i viaggi in aree tropicali, rispetto alle altre aree europee ed extraeuropee a circolazione attiva segnalate dall’OMS e da ECDC, si raccomanda di:

  • Rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati di DENV attivando la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per viaggi in aree a rischio;
  • Applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate;
  • Applicare il criterio di sospensione temporanea di 120 giorni dalla risoluzione dei sintomi per i donatori con anamnesi positiva per infezione da DENV (infezione documentata oppure comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da DENV);
  • Sensibilizzare i donatori ad informare il Servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da DENV oppure in caso di diagnosi d’infezione da DENV nei 14 giorni successivi alla donazione (post donation information)

Il Centro Nazionale Sangue aggiornerà le presenti indicazioni, in relazione all’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e internazionale.

Paesi/Territori/Aree che segnalano casi autoctoni di dengue (novembre 2022-2023). Fonte WHO

Circolari

22/02/2024 – Nota Ministero della Salute: Aumento globale dei casi di dengue, predisposizione alla stagione vettoriale 2024
23/02/2024 – Nota CNS: Aggiornamento globale DENV e sospensione misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da virus Dengue mediante la trasfusione di emocomponenti labili, Francia
21/07/2023 – Misure di prevenzione Dengue – Dipartimenti di Guadalupa e della Guyana francese, Collettività della Martinica, di Saint-Martin e di Saint Barthèlemy (Francia)
10/07/2024 – Misure di prevenzione Dengue – Dipartimento dell’Hérault (Francia)