La Chikungunya (CHIKV) è una malattia di origine virale, causata da un virus che appartiene alla famiglia delle Togaviridae (Arbovirus), del genere degli Alphavirus.

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), a causa dei quali i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni che consentano di limitare il dolore.

Il quadro è accompagnato, in alcuni casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che talora possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie). Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi.

Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.

Aggiornamento 26 febbraio 2024
Sulla base degli aggiornamenti epidemiologici forniti dall’European Centre Disease and Control –
ECDC
, attraverso il Multi-country (World) Monitoring global outbreaks, nel 2024, al 31 gennaio, in tutto il
mondo sono stati segnalati circa 10.000 casi di CHIKV.

Un totale di otto paesi, dell’America e dell’Asia, hanno segnalato casi di infezione da CHIKV; per la maggior parte si tratta di Paesi dell’America meridionale e centrale. In particolare, il numero più alto di casi di infezione da CHIKV, al 17 febbraio 2024, è stato registrato in Brasile, Paraguay, Argentina, Bolivia, Colombia e Perù. Casi di decessi associati al CHIKV sono stati segnalati in Brasile. Un aggiornamento globale dei Paesi delle Americhe che segnalano casi di CHIKVD è riportato in Figura 1.

Ulteriori casi di infezione da CHIKV sono stati segnalati nel Sudest asiatico (Timor Est e Malesia).

Nessun caso autoctono di CHIKVD è stato segnalato in Europa nel 2023 e nel 2024. L’attuale probabilità
che si verifichino eventi di trasmissione locale di CHIKV nelle aree in cui il vettore è presente nell’UE/SEE
continentale è molto bassa, poiché le condizioni ambientali sono sfavorevoli all’attività vettoriale e alla
replicazione virale.

Figura 1 Incidenza cumulativa dell’infezione da CHIKV nelle Americhe. Fonte PAHO

Per quanto sopra, atteso che CHIKV non è attualmente endemico nell’Europa continentale ma la vigilanza
deve essere mantenuta poiché il rischio di focolai di febbre Chikungunya è sicuramente presente nelle regioni con popolazioni ben consolidate di Aedes albopictus e/o Aedes aegypti, la presenza del vettore e l’introduzione del virus sono condizioni necessarie per avere una trasmissione locale, il rischio di importazione di zanzare infette sembra insignificante rispetto al rischio di infezione legato ai viaggi in aree endemiche, si raccomanda di:

  • rafforzare l’anamnesi per viaggi in aree tropicali, in linea con i disposti normativi vigenti;
  • rafforzare l’anamnesi per viaggi in Paesi al di fuori delle aree tropicali a documentata circolazione di
    CHIKV;
  • prestare attenzione all’anamnesi per febbri o sintomatologie compatibili con l’infezione da CHIKV.

I Responsabili delle Strutture regionali di coordinamento per le attività trasfusionali sono invitati a dare
tempestiva attuazione alle suddette indicazioni, informando puntualmente i singoli Servizi trasfusionali operanti nelle Regioni/Province autonome di rispettiva competenza, anche per gli aspetti inerenti le Banche di sangue cordonale, ove presenti.

Lo scrivente Centro nazionale aggiornerà le presenti indicazioni in relazione all’evoluzione della situazione
epidemiologica nazionale e internazionale.

Circolari
Circolare CNS del 26 febbraio 2024
Circolare CNT del 23 febbraio 2024

Per maggiori informazioni:
Ministero della Salute – Malattie trasmesse da vettori
ISS – Portale EpiCentro
WHO – Fact Sheets: Chikungunya
CDC – Chikungunya

In Italia, la diffusione di questo virus è monitorata da programmi specifici, come indicato dal “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025” (Rep. Atti n. 1/CSR del 15 gennaio 2020).