Il lavoro di Chiara Zanetti si concentra sulla pubblicità sociale, analizzando i mezzi utilizzati nella società contemporanea per esprimere e veicolare messaggi a forte valenza etica quale ad esempio la donazione di sangue.
 
Questo tema, in particolare, viene esaminato dall’autrice nel suo percorso evolutivo sino agli ultimi sviluppi tecnici e all’utilizzo delle campagne unconventional, prendendo in considerazione sia i protagonisti promotori della scena italiana, come Pubblicità Progresso e le varie associazioni per la donazione del sangue, sia lo scenario internazionale.
 
Nella terza parte del lavoro, Chiara Zanetti racconta il “Case Study” della sua partecipazione al concorso “Share Care” ideato nel 2012 da Pubblicità Progresso e Centro Nazionale Sangue con l’intento di stimolare l’utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione per la promozione del dono del sangue.
 
“….Inizialmente avevamo pensato alla creazione di un contenuto virale dal tono ironico senza, però, tenere in considerazione che il pubblico a cui ci si doveva rivolgere era d’età medio-giovane. In un secondo momento, dopo un’attenta analisi del target, abbiamo convenuto di utilizzare come tecnica quella del guerrilla marketing, sapendo che si sarebbe sfruttata la capacità di questo strumento per attirare l’attenzione degli spettatori e della stampa. Infatti, il concept fu quello di creare un manichino ricoperto con un telo bianco macchiato di ketchup.”
 
“ ….Il risultato ottenuto con la nostra azione ha superato di molto i nostri obiettivi: nelle ore in cui è stato installato il manichino moltissime persone si sono fermate incuriosite permettendo così di raccogliere opinioni, dubbi e pensieri, sul tema della donazione.”
 
In allegato la tesi integrale.
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Figura: L’installazione davanti al palazzo del Bo’ in via VIII febbraio a Padova (Chiara Zanetti)