“Red blood cell ageing in vivo and in vitro: the Integrated omics perspective” è il titolo della tesi di Dottorato di Angelo D’Alessandro, ricercatore in biologia molecolare, Phd presso l’Università degli Studi della Tuscia, con relatore il Prof. Lello Zolla. Lo studio, frutto di un grande lavoro di riflessione teorica e attività sperimentale, prende in esame le evidenze scientifiche che esaminano l’impatto della conservazione sulla qualità delle emazie concentrate ed il loro potenziale riflesso sulla salute dei riceventi. Malgrado decenni di ricerca e progressi in questo campo, la conservazione del sangue si può considerare ancora, si legge nell’introduzione, un ‘Work in progress’. Il lavoro si sofferma sulla descrizione di ciò che accade a livello molecolare sugli eritrociti in relazione alle differenti tipologie di conservazione. Le reazioni legate all’ossigeno sembrerebbero essere quelle potenzialmente più pericolose per l’integrità degli eritrociti. Per superare questo aspetto critico, il gruppo di ricerca si propone di delineare protocolli di conservazione alternativi, nello specifico sistemi anaerobici. La ricerca comprende ed integra le cosiddette “tecnologie-omiche” in particolare la proteomica.

La volontà da parte del CNS di dare rilievo a questo lavoro nasce oltre che dal desiderio di sottolinearne lo spessore scientifico anche dalla convinzione che sia un’esigenza sempre attuale la condivisione, tra i professionisti del settore, dei risultati della ricerca sperimentale e clinica. Condividere è il primo passo per aumentare, con l’impegno del singolo o del gruppo, i livelli di eccellenza di tutta la comunità scientifica.