Sperimentazione gestionale nella plasmaferesi produttiva: riorganizzazione e potenziamento dell’attività della sede di raccolta del servizio trasfusionale e dell’unità di raccolta mobile del plasma

In collaborazione con: Azienda Sanitaria Locale di Viterbo

Obiettivi generali:

  • Revisione del processo operativo nella raccolta di plasma da aferesi mediante applicazione di metodologie di “process excellence”, metodologie di analisi di flusso che combinano persone, processi e prodotti (per questo note anche come P3) in un approccio sistematico alla qualità dei processi operativi, per promuovere miglioramenti nelle aree di erogazione della prestazione.
  • Pianificazione e sperimentazione nella raccolta plasma di un modello di gestione a bassa intensità di assistenza (in quanto rivolto a persone sane) in cui la gestione dell’utente è affidata all’équipe infermieristica. Questo contesto non è nuovo nell’organizzazione dei servizi sanitari (vedi Unità di Degenza Infermieristica – UDI) ed è tipico di un processo di organizzazione per complessità di cura e di “territorializzazione” nel servizio sanitario, la sua applicazione alla raccolta del plasma è facilitata dalla lunga tradizione di raccolta in sede extraospedaliera, sia in unità fisse sia in unità mobili, anche a gestione associativa. 

Risultati attesi:

  • Maggiore capacità produttiva delle strutture di plasmaferesi, conseguente alle azioni intraprese sulla value stream map, riducendo i tempi intermedi d’attesa e il tempo totale di permanenza, aumentando quindi il numero di procedure per unità di tempo. 
  • Miglioramento dell’efficienza della raccolta plasma nelle sedi fisse e mobili per le quali sono previsti standard di processo, di risorse umane e di tecnologie in modo da rendere confrontabili i modelli organizzativi.  
  • Incremento della donazione di plasma e maggiore efficienza delle apparecchiature di aferesi. 
  • Riduzione delle necessità di adeguamenti strutturali e tecnologici ai fini dell’accreditamento con l’utilizzo di unità mobili. 
  • Definizione del modello organizzativo dell’unità a gestione infermieristica, con progettazione, realizzazione e sperimentazione di procedure e protocolli operativi trasferibili. 
  • Conseguimento degli obiettivi della programmazione regionale di plasma e plasmaderivati, a garanzia dell’autosufficienza locale, intra ed extra regionale.