In collaborazione con: AZIENDA ULSS 8 Berica

Obiettivi generali:

L’obiettivo generale del progetto è l’autosufficienza di plasma e plasmaderivati nel Dipartimento di Medicina Trasfusionale di Vicenza e il contributo alla stessa in ambito regionale ed extraregionale. A tal fine vengono implementate due strategie:

  • Ottimizzazione del processo operativo nella raccolta di plasma da aferesi mediante riorganizzazione dei processi, anche attraverso l’applicazione di metodologie di “process excellence” (metodologie di analisi di flusso che combinano persone, processi e prodotti, per questo note anche come P3). L’adozione di un approccio sistematico alla qualità consente di identificare e promuovere miglioramenti a tutti i livelli e in particolare nelle aree di erogazione della prestazione.
  • Progettazione e sperimentazione nella raccolta del plasma di un modello di collaborazione interprofessionale in cui la gestione dell’accertamento, secondo protocollo, dei requisiti di idoneità dell’utente è affidata all’équipe infermieristica, sotto la supervisione del responsabile medico. Tale modello non è nuovo nell’organizzazione dei servizi sanitari ed è tipico di un processo di organizzazione per complessità di cura e di “territorializzazione” nel servizio sanitario, è nuova la sua applicazione alla raccolta del plasma, che sembra possa essere facilitata dalla lunga tradizione di raccolta in sede extraospedaliera. Si potrà quindi realizzare un modello che considera l’intervento diretto del personale infermieristico nel processo di selezione del donatore, come già previsto dall’art. 5 commi 2, 5 e 8 del DM 2.11.2015. 

Risultati attesi:

  • Definizione di un processo operativo ottimizzato nella raccolta di plasma da aferesi.  
  • Sperimentazione di un modello organizzativo di collaborazione interprofessionale con intervento diretto del personale infermieristico – adeguatamente formato – nel processo di selezione del donatore, sotto la supervisione del responsabile medico. 

I risultati consentiranno di rafforzare il rapporto tra Dipartimento e comunità, con un impatto che maturerà ulteriormente nel tempo. Le modalità organizzative introdotte, oltre ad avere un impatto diretto sui processi considerati, potranno trascinare altri processi del Dipartimento, adottando il modello di Senge della “organizzazione che apprende”. Inoltre, la metodologia impiegata e i relativi strumenti, seppur tarati sullo specifico contesto, possono costituire un modello per lo sviluppo in altri ambiti della azienda sanitaria.