Assicurare le medesime garanzie di qualità e sicurezza delle cure in ambito trasfusionale in qualunque parte del paese ci si trovi. È questo l’obiettivo ultimo dell’Organismo di Certificazione dei Valutatori del Sistema Trasfusionale Italiano (VSTI) che è stato accreditato da Accredia, Ente Unico nazionale di accreditamento designato dal Governo Italiano, con la delibera dello scorso 21 novembre. Un riconoscimento formalizzato ieri con la consegna del certificato di accreditamento, presso la sala multimediale von Siemens dell’Istituto Superiore di Sanità, alla presenza del Presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro, del Direttore del Centro Nazionale Sangue (CNS) Vincenzo De Angelis e del Presidente di Accredia Massimo De Felice.

L’Organismo si pone come obiettivo la certificazione delle competenze dei VSTI, ossia dei soggetti che effettuano, nell’ambito dei team di verifica regionali, gli audit finalizzati all’autorizzazione e all’accreditamento istituzionale delle Strutture trasfusionali.

Il Centro Nazionale Sangue è la prima organizzazione sanitaria pubblica, a livello internazionale, ad avere ottenuto l’accreditamento, secondo la norma ISO 17024, di un Organismo di Certificazione delle competenze di professionisti operanti in ambito trasfusionale.

“Rimarchiamo ancora una volta l’importanza del fare rete – commenta il Presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro – Credo fortemente che l’Istituto Superiore di Sanità debba rivestire un ruolo di promotore, coordinatore e rafforzatore delle reti. Perché ogni rete funziona se ogni nodo funziona. Richiamando il principio della sussidiarietà, dove è necessario supportare quei nodi che sono un po’ più fragili. Questa è anche un’iniziativa di monitoraggio perché le buone pratiche possono e devono estendersi”.

“L’accreditamento dell’organismo di certificazione completa un percorso tecnico innovativo, di grande rilevanza sociale. La collaborazione col CNS – dichiara il Presidente di Accredia, Massimo De Felice – potrà continuare per mantenere monitorati nel tempo gli standard di competenza e qualità. È un impegno che risulterà utile anche per altri progetti che vedono proficua la collaborazione di Accredia con l’Istituto Superiore di Sanità”.

“L’accreditamento del nostro Organismo di certificazione – conclude il Direttore del CNS, Vincenzo De Angelis – è un grande risultato e un primo passo di un percorso di riqualificazione del sistema ispettivo delle strutture trasfusionali che ha lo scopo di garantire elevati livelli di qualità e sicurezza sia attraverso la definizione di norme adeguate sia migliorando la capacità di verificarne l’applicazione”.

La Certificazione CNS si pone l’obiettivo di:

  • attestare nel tempo la competenza e l’esperienza dei VSTI in materia di audit in ambito trasfusionale sulla base di evidenze oggettive valutate in modo imparziale, rigoroso e trasparente;
  • incrementare il livello di terzietà delle attività di verifica, a vantaggio della sicurezza del processo erogato dalle Strutture trasfusionali e del buon esito delle attività che le Regioni e le Province autonome svolgono per perseguire l’autosufficienza del sangue e dei suoi prodotti e la qualità della cura trasfusionale erogata al paziente.