Ricerca sulle staminali… per quanto si possa ancora ritenere innovativa e pionieristica, ha raccolto interessi di centinaia di gruppi di ricerca in quasi tutti i Paesi: su PubMed (la principale raccolta on line di articoli scientifici) sono presenti 232.620 contributi sulle cellule staminali. Di questi, più del 10% si riferisce ad applicazioni terapeutiche condotte con criteri scientifici e, soprattutto, con buoni risultati, controllati e condivisi con il meccanismo della peer review dalla comunità scientifica.

Nonostante la sua natura rivoluzionaria, il concetto di utilizzare le cellule staminali per scopi terapeutici ha molto in comune con i princìpi che stanno alla base della moderna trapiantologia d’organi; invece di introdurre un intero organo in un paziente, si inserisce solo una determinata popolazione di cellule. Inoltre, se queste cellule derivano dallo stesso individuo, non si pone il problema della reazione immunitaria. Alcune terapie cellulari già ampiamente sperimentate che ricorrono alle cellule staminali possono essere considerate come una strategia intermedia tra il trapianto d’organo e il trapianto di cellule: tra queste, per esempio, il trapianto di midollo osseo e quello di cellule pancreatiche. La tecnologia dei trapianti ha permesso alla medicina di curare i pazienti in modi che la sola chirurgia e farmacologia non avrebbero potuto fare, lo stesso si può pensare che accada, in prospettiva, attraverso la tecnologia delle cellule staminali.
 
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