È stata firmata nei giorni scorsi un’Intesa Tecnica tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Malta volta a rafforzare la cooperazione tra i due Paesi nel settore delle attività trasfusionali.
L’accordo, promosso dal Ministero della Salute italiano, in collaborazione con il Centro Nazionale Sangue, e dal Ministero per la Salute e l’Invecchiamento Attivo maltese, stabilisce l’impegno da parte italiana di dare supporto alla servizio trasfusionale maltese in caso di situazioni emergenziali legate a fattori epidemiologici, catastrofi naturali o eventuali eventi avversi che coinvolgano l’unico servizio trasfusionale attivo sul territorio maltese e nel contempo, prevede di promuovere l’utilizzo etico e corretto del plasma al fine di evitare sprechi della materia prima stessa da destinare alla produzione di farmaci plasmaderivati salvavita.
Il testo dell’accordo, di durata quinquennale e rinnovabile automaticamente per altri cinque, ribadisce l’impegno congiunto di Italia e Malta nel promuovere l’autosufficienza di sangue ed emocomponenti e i principi della solidarietà in materia sanitaria e dell’efficienza nella gestione del sangue e degli emocomponenti, nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali in materia di protezione dei dati personali e sicurezza sanitaria.
“La firma dell’accordo – è il commento del direttore del Centro Nazionale Sangue, Vincenzo De Angelis – riafferma ancora una volta i principi solidaristici su cui si fonda da sempre il sistema sangue italiano e dà il via ad una partnership strategica che rafforza i rapporti tra i due paesi anche in vista delle grandi novità che nel giro di due anni, quando verrà applicato il nuovo regolamento UE sulle sostanze di origine umana, coinvolgeranno i sistemi sanitari di tutta l’Europa”.
“Il sostegno dell’Italia fornirà a Malta risorse mediche vitali – ha sottolineato Joseph Chetcuti, Segretario Permanente del Ministero per la Salute e l’Invecchiamento attivo di Malta – e questo accordo sarà la continuazione di una collaborazione basata su valori condivisi e una visione comune per un futuro più sicuro e più sano”.