06/03/2020 – Integrate le disposizioni contenute nella circolare del 2 marzo con nuove indicazioni per evitare l’aggregazione dei donatori nei locali d’attesa e consentire il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale. Pubblicato e diffuso anche un algoritmo, condiviso con il Civis, per la chiamata dei donatori: tre brevi domande da porre al potenziale donatore al telefono per verificare che ci siano le condizioni necessarie per poter programmare una donazione. Uno strumento agile per raccogliere tutte le informazioni utili a minimizzare i rischi.

06/03/2020 – Integrate le disposizioni contenute nella circolare del 2 marzo con nuove indicazioni per evitare l’aggregazione dei donatori nei locali d’attesa e consentire il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale (almeno un metro). Pubblicato e diffuso anche un algoritmo, condiviso con il Civis, per la chiamata dei donatori: tre brevi domande da porre al potenziale donatore al telefono per verificare che ci siano le condizioni necessarie per poter programmare una donazione. Uno strumento agile per raccogliere tutte le informazioni utili a minimizzare i rischi.

In breve le raccomandazioni contenute nell’integrazione alla circolare del 02.03.2020 (per il dettaglio v. allegato):

  • ricorrere preferenzialmente alla chiamata-convocazione programmata dei donatori per regolare il numero degli accessi;
  • adottare, in occasione del contatto telefonico, l’algoritmo condiviso con il CIVIS, disponibile in allegato;
  • gestire il flusso dei donatori all’interno delle strutture sanitarie e durante tutte le fasi del percorso di donazione, in modo regolare e cadenzato;
  • mettere a disposizione dei donatori e dello staff sanitario dispositivi per la detersione delle mani e di prestare la massima attenzione alla sanificazione degli ambienti dedicati all’attività sanitaria di raccolta del sangue e degli emocomponenti;
  • favorire al massimo la continuità delle attività di raccolta del sangue e degli emocomponenti sia nelle strutture intra-ospedaliere sia sul territorio;
  • intensificare la promozione della appropriatezza dell’utilizzo clinico dei componenti labili del sangue e della applicazione delle strategie di Patient Blood Management, nonché la valutazione di opportunità del possibile differimento delle procedure chirurgiche in elezione per le quali si preveda un elevato fabbisogno trasfusionale.

Le raccomandazioni indicate, insieme alle misure di prevenzione già adottate, rappresentano strumenti utili a fronteggiare l’emergenza coronavirus, che sta facendo registrare un calo delle donazioni in diverse regioni italiane.
In particolare, l’invito alla prenotazione della donazione e l’applicazione dell’algoritmo per la chiamata dei donatori da parte del personale addetto alla raccolta, contribuiscono a garantire la sicurezza delle procedure e assicurare un adeguato livello di scorte di sangue e plasma per il regolare proseguimento delle attività assistenziali che non possono fermarsi.