Si segnala la comunicazione dell’Hellenic Centre for Disease Control and Prevention (KEELPNO/HCDCP/MOH) sulla piattaforma Rapid Alert on Substances of Human Origin (SoHO)- Blood di recenti casi auctoctoni di malaria nelle seguenti Municipalità della Grecia: Acaia Occidentale, Andravida-Kyllini, Tebe, Missolungi

MALARIA A GINOSA (Taranto)

Il Centro Nazionale Sangue ha deciso lo stop alle misure di precauzione. I residenti e chi ha soggiornato nel Comune possono essere ammessi alla donazione senza il test immunologico per la ricerca degli anticorpi.

LA CIRCOLARE

 

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CASI AUTOCTONI IN GRECIA

Si segnala la comunicazione dell’Hellenic Centre for Disease Control and Prevention (KEELPNO/HCDCP/MOH) sulla piattaforma Rapid Alert on Substances of Human Origin (SoHO)- Blood di recenti casi auctoctoni di malaria nelle seguenti Municipalità della Grecia: Acaia Occidentale, Andravida-Kyllini, Tebe, Missolungi (Figura in alto).

 
Sebbene la Grecia non sia “zona endemica” per la malaria, le autorità sanitarie elleniche riferiscono che, in considerazione del potenziale rischio associato alla donazione di sangue ed emocomponenti per i viaggiatori di ritorno dalle suddette aree, sono state messe in atto misure di prevenzione del rischio di trasmissione trasfusionale più stringenti e intensificate le attività di sorveglianza entomologica.
 
Per quanto sopra, considerando che i flussi turistici italiani in Grecia, nel periodo estivo, sono consistenti, al fine di evitare la possibile trasmissione di malaria attraverso la donazione da soggetti viremici asintomatici, si raccomanda di:
 
– effettuare una attenta sorveglianza clinico-anamnestica del donatore di sangue che rientra da viaggi nelle aree sopra riportate;
 
– applicare il criterio di sospensione per 6 mesi per i soggetti che abbiano soggiornato (almeno una notte) nelle aree segnalate e che non abbiano sofferto di episodi febbrili o di altra sintomatologia compatibile con la diagnosi di malaria durante il soggiorno o nei 6 mesi successivi al rientro; la riammissione dopo il predetto periodo di sospensione è subordinata all’esito negativo di un test immunologico per la ricerca di anticorpi anti-malarici. Nel caso in cui il test non venga effettuato, il soggetto deve essere sospeso per almeno 12 mesi dal rientro dalle aree interessate;
 
– sensibilizzare il donatore nel comunicare al Servizio trasfusionale di riferimento la comparsa di una febbre di origine sconosciuta o di altra sintomatologia compatibile con la diagnosi di malaria successiva alla donazione (post donation information).
 
Si precisa che il test e i periodi di sospensione possono essere evitati in caso di donazione di solo plasma da avviare alla produzione industriale di farmaci emoderivati.
 
 
Il CNS effettuerà un costante monitoraggio della situazione epidemiologica della Grecia.