La sfida dell’autosufficienza nazionale per la produzione di medicinali plasmaderivati rimane aperta. Il ruolo strategico della risorsa plasma, la gestione e la disponibilità di medicinali essenziali come i plasmaderivati sono stati al centro dell’incontro “Rete trasfusionale e Rete farmaceutica: il potenziamento della gestione dei medicinali plasmaderivati prodotti da plasma nazionale” promosso dall’Agenzia Italiana del Farmaco e dal Centro Nazionale Sangue. Il meeting, tenutosi il 21 giugno presso l’Istituto Superiore di Sanità, si inserisce nell’ambito del programma di azioni che da anni AIFA e CNS condividono per potenziare la disponibilità di farmaci provenienti dalla lavorazione del plasma nazionale.

L’evento, rivolto ai responsabili delle reti farmaceutiche e trasfusionaliregionali, persegue l’obiettivo di implementare la conoscenza dell’organizzazione e il funzionamento delle reti stesse, condividere esperienze e proposte di collaborazione al fine di individuare sinergie e strategie comuni per il miglioramento della gestione dei medicinali plasmaderivati, soprattutto in termini di impiego, appropriatezza di utilizzo, acquisizione sul mercato e scambio tra regioni

Gli interventi dei panel in programma, inaugurati dal direttore del CNS Vincenzo De Angelis, dal responsabile Area plasma e MPD Fabio Candura e dai responsabili degli Accordi interregionali, hanno illustrato l’organizzazione del Sistema di plasmaderivazione, la normativa di riferimento e i medicinali plasmaderivati prodotti a partire dalla materia prima plasma raccolta presso le strutture trasfusionali. La seconda parte dell’incontro, curata da Domenico Di Giorgio dell’Aifa, ha delineato l’organizzazione del Sistema farmaceutico nazionale e regionale approfondendo le modalità di raccordo tra centro e regioni.  

L’obiettivo dell’autosufficienza a livello nazionale resta ancora lontano e l’incidenza del costo dell’importazione di plasmaderivati è sempre più rilevante, mentre i dati dell’ultimo quinquennio (2016-2021) fotografano una significativa crescita della domanda di immunoglobuline e altri MPD. La programmazione, gestione e disponibilità in materia di produzione di plasma e di medicinali plasmaderivati, la condivisione di buone pratiche e strategie comuni risultano dunque cruciali poiché questa tipologia di specialità farmaceutiche ricopre un ruolo chiave, spesso insostituibile, per il trattamento di molte condizioni cliniche acute e croniche, rappresentando l’unica opzione in grado di assicurare continuità terapeutica per specifiche categorie di pazienti.