Si è svolta martedì 16 dicembre nella sala stampa di Palazzo Chigi – Roma, la conferenza stampa di presentazione della “Settimana della donazione del sangue dei volontari in servizio civile nazionale”.


L’iniziativa, promossa dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, in collaborazione con il Coordinamento Interassociativo dei Volontari Italiani del Sangue (CIVIS) e con il Centro Nazionale Sangue (CNS), è programmata dal 15 al 21 dicembre 2014 e si svolgerà in occasione della ricorrenza della legge istitutiva dell’obiezione di coscienza, che istituisce il servizio civile sostitutivo (legge n. 772/72).


“Colora la Vita. Dona il tuo sangue” è lo slogan della campagna promozionale finalizzata a sensibilizzare alla donazione del sangue e ad aumentare il numero dei donatori periodici.


Sono oltre 300.000 i giovani di Servizio Civile Nazionale, di cui  oltre 15.000 attualmente in servizio  tra i 18 ed i 28 anni, che nella settimana dal 15 al 21 dicembre sono stati “chiamati a raccolta per essere donatori di sangue, con l’auspicio che  il loro gesto non rimanga isolato, ma diventi un’abitudine.L’iniziativa, che mira ad incoraggiare, soprattutto nei giovani che prestano servizio, la donazione del sangue, è stata  presentata nel corso della conferenza stampa tenuta il 16 dicembre  a Palazzo Chigi.


Presenti l’on.le Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega alle politiche giovanili e al servizio civile nazionale, il  cons. Calogero Mauceri, capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, il dott. Giuliano Grazzini, direttore del Centro Nazionale Sangue, dott. Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale FIDAS e coordinatore pro tempore CIVIS, la dott.ssa Rina Latu, vice-presidente AVIS Nazionale,la dott.ssa Maria Teresa Letta, presidente nazionale donatori sangue Croce Rossa, il dott. Giuseppe Festa, consigliere nazionale Fratres.


“La donazione è un gesto che si compie  senza alcuna finalità, senza vantaggio, anonimamente – ha sottolineato il sottosegretario Bobba – ed è  proprio è il gesto principe delle gratuità. E’ un piccolo segno da parte di ognuno, ma tanti piccoli segni messi insieme contribuiscono a creare uno straordinario  patrimonio collettivo da mettere a disposizione per le crescenti necessità del nostro sistema sanitario,  anche attraverso queste organizzazioni oggi  presenti,  che gestiscono tale rete così capillare in modo impeccabilmente professionale”.

Il Centro Nazionale Sangue e le Associazioni coinvolte hanno fornito un quadro molto preciso e circostanziato della situazione attuale e le prospettive dell’evoluzione futura in tema di donazione del sangue e dell’aferesi ( donazione dei singoli componenti del sangue, quali plasma o piastrine)“L’Italia oggi può vantare circa 1 milione e 800 mila donatori di sangue – ha dichiarato il dott. Giuliano Grazzini, Direttore del Centro Nazionale Sangue – e di questi circa il 70% sono uomini.

Occorre dunque impegnarsi per aumentare il contributo della popolazione femminile, che nella media europea è pari a circa il 39%. Invece un dato molto positivo, che pone l’Italia ai primi posti in Europa, è quello relativo ai donatori periodici: sono oltre l’83%. Si tratta di un elemento molto importante, sia dal punto di vista organizzativo-strategico  perché rappresenta una base costante di donatori, sia dal punto di vista clinico, della salute e della sicurezza della donazione. Il 48 % dei periodici hanno inoltre donato almeno una volta l’anno negli ultimi 5 anni.

Secondo le più recenti stime del CNS, nel 2014 le donazioni di sangue ed emocomponenti hanno superato quota 3.150.000, permettendo così di effettuare ogni giorno circa 8.500 eventi trasfusionali e di garantire l’autosufficienza a livello nazionale, sebbene persistano differenze tra regioni eccedenti e regioni deficitarie. Pertanto, non bisogna abbassare la guarda ed è quindi importante sensibilizzare soprattutto i giovani, in un Paese come l’Italia dove la popolazione è destinata a invecchiare gradualmente.I donatori fra i 18 e 29 anni  rappresentano solo  il 18 %, mentre la percentuale più alta, il 35%,  è costituita  da cittadini fra  i 45 e 55 anni.

Occorre dunque un’azione sistematica e regolare per poter mantenere i livelli di donazione attuali  e un impegno di tutte le componenti del sistema, istituzioni, associazioni, professionisti e volontariato.

A tale proposito, i rappresentanti delle associazioni coinvolte hanno sottolineato il loro costante impegno nella sensibilizzazione delle nuove generazioni e nella promozione non solo della donazione di sangue periodica, volontaria, anonima, periodica e associata, ma di una più ampia cittadinanza attiva, attenta alle necessità e ai bisogni della collettività. In questa ottica, i rappresentanti di AVIS, C.R.I., FIDAS e FRATRES hanno sottolineato come il Servizio Civile Nazionale rappresenti una valida esperienza per diventare protagonisti di un universo come quello del non profit, che offre grandi opportunità di crescita personale.